LA CERIMONIA DEL CAFFE' IN ETIOPIA TRA TRADIZIONE E MAGIA.
La cerimonia del caffè è una tradizione femminile molto radicata nella cultura Etiope. Un rito che si tramanda da madre in figlia e che accomuna tutte le donne a prescindere dalla religione e dall’etnia. «Quando due donne di diversi quartieri litigano - conferma Amalork, un’anziana di Shashamane - le altre donne delle rispettive zone preparano una grande cerimonia per farle incontrare».
Il rito affonda le sue radici in un lontano passato e permette quindi l’incontro e la socializzazione. Un invito ad essere presente alla cerimonia del caffè è considerato un segno di amicizia, ospitalità e rispetto. La cerimonia prevede alcuni gesti simbolici e l’uso di ingredienti e strumenti che possono variare a secondo della zona in cui si svolge la cerimonia. Ma le radici di questa cerimonia affondano in un passato pre-cristiano e mussulmano, in cui alla preparazione del caffé si aggiungevano preghiere e canti ai quali poteva seguire l’interpretazione del futuro da parte di una santona.
Questo tipo di cerimonia è sempre più rara da trovare, anche a causa del rapido processo di trasformazione della società. Tuttavia sulla strada che collega Shashemane al grande centro di Ropi, c’è un piccolo villaggio rurale. Qui incontro una donna di etnia Oromo che continua a praticare questa cerimonia simile a quella di un tempo. Si chiama Kulisima Gobana e ha 60 anni.«"In passato - mi racconta - praticavano questa tradizione alcune donne capaci di chiamare gli spiriti fondatori della stirpe, oggi io invoco gli spiriti dei grandi maestri della cultura islamica, perché sono mussulmana". La magica cerimonia del caffé può essere celebrata solo da questa donna nel villaggio la quale tramanderà questo tradizione solo ad una delle sue figlie.
Per gli Oromo il caffé ha un grande valore: secondo un mito proprio di questa etnia, la bevanda deriva direttamente dalle lacrime di Waqa, la divinità suprema. La cerimonia di Kulsima è accompagnata da canti e preghiere ai quali partecipano attivamente anche gli invitati. Tutti allungano i palmi delle mani verso l’alto in segno di saluto verso al cielo, ripetendo «"amin" più volte, in segno d’accordo alle invocazioni della santona.
In base al giorno della settimana si invoca uno spirito diverso, come quelli di Muhammad (Maometto) e Fatuma (Fatima). La prima tazzina di caffè viene versata, ma nessuno la berrà. La tazza è in offerta allo spirito. La donna benedirà più volte il caffè masticando foglie di chat e quando gli invitati avranno bevuto potrà leggere il futuro attraverso il deposito del caffè sui fondi delle tazzine o interpretando la direzione della nuvola d’incenso e fumo che si formerà durante le benedizioni.
“Questa cerimonia si sta perdendo sempre più” spiega la santona. Oggi ho paura di farla perché non è considerata una cosa buona. Invece è importante per ringraziare gli spiriti e Allah e la terra dalla quale tutte le cose vengono”.
The coffee magic ceremony in Ethiopia.
The coffee ceremony is a female practice and tradition
particularly rooted in Ethiopian culture. A ritual which is handed down by mother to daughter and that is shared by all women whatever their religion or ethnic origin.
“When two women of different neighbourhoods have an argument with each other, the other women of the two areas prepare a big ceremony to make them meet”, says Amarlok, an elderly lady of Shashamane. The ritual thus goes back to ancient times and is a means to gathering together and socializing. An invitation to attend the ceremony is considered a sign of friendship, hospitality and respect. The ceremony is carried out through symbolic gestures and the use of ingredients and tools that may vary according to the place the ceremony is held in.
The origins of the ceremony are pre-Christian and Muslim when the preparation of coffee was associated with prayers and songs which could follow the interpretation of the future by a holy woman. This type of ceremony is increasingly rare to find due to the rapid transformation of society. However, on the road between the centre of the Shashemane and Ropi, there is a small rural village where I met a woman of Oromo ethnicity, she still practices the rite in a traditional way. Her name is Kulisima Gobana, she is 60.
“In the past , this ritual was recited by women that could invoke the ghosts which founded our progeny. Nowadays I invoke the spirits of the masters of the
Islamic culture because I’m Muslim” she said. The magic coffee ceremony can be celebrated only by this woman in the village who will hand down the tradition to only one of her daughters. The coffee has a great value in a mythsof the Oromo ethnic group, the drink comes directly from the tears of Waqa, the supreme deity. The ritual made by Kulsima is accompanied by songs and prayers to be attended by all the guests. Everyone stretches their palms up to the sky saying "amin" several times, as a sign of agreement to the invocations of the holy woman. The invocation of different spirits, such as Muhammad and Fatuma, depends on which day of the week the ritual is taking
place. The first cup of coffee is poured, but not drink, it is offered to the spirit. The woman will bless the coffee repeatedly, chewing Chat leaves, and when the guests have drunk their coffee she can start reading the future by the deposit of grounds in the coffee cups or interpreting the direction of the cloud of incense and its smoke during the blessing.
"This ceremony is getting lost more and more," said the holy woman. “Today I'm afraid of this situation because it is not considered a good thing. Instead, it is important to thank the spirits, Allah and the earth from which all things come. "